Alla fiera di San Donà
Quando l'anno scorso feci come autore (per modo di dire) la mia prima fiera, a mala pena riuscivo a tenere la matita in mano. L'emozione e l'ansia da prestazione era troppa. Il cervello non riusciva a concentrarsi e io rimanevo bloccato. Ovviamente quei pochi disegni che riuscivo a fare erano orribili. Visi deformi e tutti storti. Pose blocchettose. Un disastro.
Mi sciolsi un po' quando fui io a chiedere un disegno a un famoso fumettista. Capii che del risultato del disegno non me ne sarebbe importato più di tanto. A me piaceva poter guardare quel disegnatore all'opera. Vedere come si muoveva, la sua mano sicura che solcava la carta. Pensare che per cinque minuti io avrei fatto parte della sua vita. Alla fine quel fumettista avrebbe anche potuto stracciare il foglio e darmi un pugno in faccia, mi avrebbe ugualmente reso felice.
Per fortuna non lo fece e a sorpresa mi donò un bellissimo disegno.
Tutto questo solo per dire che all'ultima fiera, nonostante fosse seduto affianco a me un mostro sacro come Alessandro Vitti, sono riuscito a fare (tra i tanti, non ve li metto tutti) questi disegni. Inchiostrandoli pure con il pennello (un ritrovato pennello ancora perfetto Winsor & Newton n°2 serie 7. Ok, per molti questo particolare non dirà niente).
Ci vediamo alla prossima fiera.
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